lunedì 23 novembre ore 18:00
I poli sono i motori del sistema climatico del Terra. La drastica riduzione dei ghiacci rappresenta l’icona emblematica del cambiamento climatico. Il 30% del nostro pianeta è coperto stagionalmente da ghiacci e manti nevosi, un sistema di raffreddamento che si sta riducendo drasticamente. Facciamo il punto sulla situazione e sullo stato di salute.
Massimo Frezzotti - Dipartimento di Scienzemartedì 24 novembre ore 16:00 e mercoledì 25 novembre ore 18:00
Nel corso di questo evento vi mostreremo le fasi principali di una ricerca entomologica nella quale gli insetti saranno analizzati con tecniche innovative di microscopia elettronica e di ricostruzione di modelli 3D da microtomografia computerizzata.
Andrea Di Giulio - Dipartimento di Scienzemartedì 24 novembre ore 18:00
Vi racconteremo la straordinaria scoperta di neuroni umani da una vittima dell'eruzione che nel 79 d.C. seppellì Ercolano, Pompei e l'intera area vesuviana fino a 20 km di distanza dal vulcano. Lo studio è stato eseguito da un team di ricercatori dell’Università di Napoli Federico II, dell'Università Roma Tre, del CEINGE, Parco Archeologico di Ercolano, del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Napolim e dell’Università Statale di Milano. La straordinaria scoperta ha potuto contare sulle tecniche più avanzate e innovative di microscopia elettronica del Dipartimento di Scienze dell’Università di Roma Tre, dove le strutture neuronali perfettamente preservate sono state rese possibili grazie ad rarissimo e ancora per molti versi sconosciuto processo di conversione del tessuto umano in vetro.
Guido Giordano, Alessandra Pensa, Alessandro Vona, Claudia Romano, Sveva corrado e Sergio Lo Mastro - Dipartimento di Scienzegiovedì 26 novembre ore 12:00
La presente escursione virtuale sarà alla scoperta dei Geositi urbani presenti nel VII Municipio di Roma relativi al primo periodo di attività del Vulcano dei Colli Albani. Sarà inoltre proposta una carrellata di monumenti presenti ad Albano Laziale, dove sono stati utilizzati materiali provenienti dall’attività idromagmatica del maar di Albano. Gli affioramenti geologici presenti nelle città, unitamente a quelli distrutti od obliterati dall’intensa urbanizzazione, ma di cui rimangono le testimonianze fotografiche o descrittive, ci permettono di ricostruire aspetti di Geologia urbana e di evoluzione del paesaggio. Anche attraverso l’osservazione di alcuni monumenti storici possiamo scoprire questo rapporto stretto con il territorio. Nell’ambito del Progetto PCTO Università degli Studi Roma Tre – GeoGarden, svolto tra Gennaio-Settembre 2020, insieme ad alcuni studenti abitanti nel VII Municipio, siamo andati alla ricerca di affioramenti di rocce presenti nel territorio municipale, relativi al primo periodo di attività del Vulcano dei Colli Albani. L’altra studentessa, abitando ad Albano Laziale, si è concentrata invece sull’attività finale idromagmatica, in particolare del maar di Albano, proponendo una carrellata di monumenti storici dove sono stati utilizzati materiali provenienti da questo periodo di attività del vulcano. La presente escursione virtuale sarà quindi alla scoperta dei Geositi urbani presenti nel VII Municipio di Roma e tra i principali monumenti di Albano Laziale.
Marina Fabbri - Dipartimento di Scienzegiovedì 26 novembre ore 16:00
I terremoti rappresentano uno dei modi in cui il nostro Pianeta rilascia energia. Attraverso l’utilizzo di modelli meccanici capiremo perché si verificano i terremoti, dove si verificano, come si registrano e soprattutto perché, nonostante i terremoti non siano prevedibili ci si possa convivere gestendo meglio il territorio nel quale si vive.
Francesca Cifelli, Francesco Basile, Francesca Funiciello, Giorgia Carlucci, Giorgia Galli - Dipartimento di Scienzegiovedì 26 novembre ore 17:30
Cento milioni di anni fa, sulla spiaggia di un mare tropicale, un branco di dinosauri erbivori si addentrava nel folto della vegetazione. Poco lontano, i teropodi, veloci dinosauri bipedi – carnivori – erano pronti all’attacco. È una scena verosimile di quello che l’istantanea delle orme scoperte nel Lazio ci consegna a distanza di così tanto tempo. Nel Lazio si trovano siti di orme di Dinosauro di notevole importanza scientifica. La ex cava Petrianni nel Comune di Sezze, dichiarata Monumento Naturale con Decreto del Presidente della Regione Lazio, ospita al suo interno tre distinte superfici di strato che presentano complessivamente oltre 200 orme di dinosauri. Le impronte risalgono a circa 100 milioni di anni fa ed appartengono sia a dinosauri Sauropodi (ad andatura quadrupede, generalmente di grandi dimensioni e con cranio proporzionalmente piccolo, erbivori e con collo e coda assai lunghi), sia a dinosauri Teropodi (ad andatura bipede, carnivori, con denti acuti, zampe anteriori corte con dita provviste di artigli e zampe posteriori grandi e robuste con tre dita). I geologi che hanno scoperto le impronte hanno dapprima rinvenuto sulle superfici calcaree alcuni “mud cracks” fossili, termine con il quale vengono identificate le spaccature poligonali che si verificano anche ai nostri giorni nei terreni fangosi dopo un lungo periodo senza piogge. La presenza di queste antiche fratture era un segno inequivocabile del fatto che essi si erano imbattuti in un’antichissima spiaggia fossile; seguendo la superficie dell’antica spiaggia essi hanno infine rinvenuto le impronte dei dinosauri che nel cretacico passeggiavano lentamente in riva al mare alla ricerca di cibo. Altre orme di notevole interesse sono state scoperte ad Esperia (Frosinone) sui monti Aurunci su una superficie di strato ben conservata con circa 80 orme tra Sauropodi e Teropodi; e poi ancora altre orme di Teropodi ritrovate su un blocco di calcare presso la foce di Riomartino (Latina) e per finire ossa di vertebre fossilizzate di un antico Titanosauro chiamato Tito ritrovate a Rocca di Cave, sui Monti Prenestini. Il ritrovamento delle orme nel Lazio rivoluzionano il quadro geologico Mesozoico dell’intero Appennino centrale e ridisegnano la geografia preistorica della nostra penisola documentando che circa 100 milioni di anni fa, l'Italia era un ponte verso l'Europa.
Testardi Maurizio - Regione Lazio - area tutela e valorizzazione dei paesaggi naturali e della geodiversità direzione regionale capitale naturale, parchi e aree protettegiovedì 26 novembre ore 18:00
Recentemente l’area di Rocca di Cave è stata sede del ritrovamento di alcuni frammenti di ossa di un Titanosauro, a cui è stato dato il nome di Tito. Questa importante scoperta paleontologica, arricchisce ulteriormente l’interesse per lo straordinario patrimonio naturalistico dell’area e ne rappresenta ulteriore motivo di attrazione.
Massimo Mattei Dipartimento di Scienze e Museo Geopaleontologico di Rocca di Cavevenerdì 27 novembre ore 15:00
La perdita di biodiversità avviene oggi a un ritmo paragonabile a quello delle grandi estinzioni di massa del passato, la sesta estinzione di massa è in corso. La Geologia, studiando le grandi estinzioni della storia geologica, è l'unica scienza che può dirci cosa avverrà in futuro e quali sono le strategie da intraprendere per affrontarlo.
Marco Liberatore, Alessandra Conte, Martina Mattia, Gianmarco Mondati, Achraf Atouabat - Dipartimento di Scienzevenerdì 27 novembre ore 17:00
Le collezioni geologiche del Liceo Classico Statale E. Q. Visconti di Roma: dalle ""meraviglie"" del padre gesuita Athanasius Kircher (Collegio Romano, 1651), alle raccolte ottocentesche, al WunderMusaeum. Un patrimonio storico scientifico che il progetto "Geomuseo", una collaborazione tra l'Università di Roma Tre e il Liceo Visconti, ha permesso di valorizzare e rendere fruibile dal vasto pubblico, per scopi divulgativi e didattici, attraverso visite guidate e/o tramite il sito web del Museo.
Beatrice Adanti - Dipartimento di Scienze