Edizione 2022
Online.
Diamo voce ai protagonisti della ricerca a Roma Tre attraverso queste interviste di 30 minuti, durante le quali sarà possibile per il pubblico intervenire in diretta con domande e curiosità!
martedì 27 settembre 2022: Marco Bologna – Dipartimento di Scienze
Edizione 2019
L’Antropocene: effetti sull’uomo e sull’ambiente
27 settembre 2019 ore 21:30
ll Dipartimento di Scienze è stato premiato dal MIUR annoverandolo tra i migliori 180 Dipartimenti delle Università statali che spiccano per la qualità della ricerca prodotta e per la qualità del progetto di sviluppo innovativo con cui si propone come laboratorio di riferimento per gli studi sull’Antropocene e la salute dell’ambiente e dell’uomo in relazione agli impatti antropici diretti (trasformazioni ambientali, inquinamento) o indiretti (cambio climatico). Questi impatti rappresentano da alcuni decenni una vera e propria emergenza a livello mondiale. Tendenze chiaramente non più sostenibili, come i cambiamenti climatici, la perdita di biodiversità, il depauperamento delle risorse naturali e dei servizi ecosistemici, l’immissione nell’ambiente di inquinanti fisici e chimici, ed i conseguenti rischi per la sicurezza degli ambienti, la sicurezza alimentare e la salute dei cittadini, richiedono interventi mirati e immediati. In questo quadro è fondamentale approfondire le conoscenze di base ed applicate sui processi biologici e territoriali in atto, sulle possibili conseguenze, sui metodi di monitoraggio, di prevenzione e di mitigazione degli effetti negativi sulla biosfera.
Marco Alberto Bologna – Dipartimento di Scienze
Esercizio Fisico e Salute: mito o realtà?
27 settembre 2019 ore 22:30
“La sedentarietà distrugge le buone condizioni di salute di qualsiasi essere umano, mentre il movimento e un metodico esercizio fisico le mantengono e preservano” affermava Platone nel IV secolo a.C.. Ad oggi, il monito di Platone risulta più che mai appropriato, data la maggiore sedentarietà che caratterizza la società moderna. Secondo stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) il 35% della popolazione europea non raggiunge i livelli minimi di esercizio fisico consigliati. In parallelo, sulla base di fattori per lo più empirici, si sono ampiamente diffusi diversi programmi e tabelle di allenamento volti, a loro dire, al miglioramento delle prestazioni fisiche e della salute. Tuttavia, con la nascita del pensiero scientifico, il concetto di “mens sana in corpore sano” nella sua accezione moderna, per cui l’esercizio fisico possa svolgere un ruolo fondamentale nel mantenimento della salute, è stato oggetto di profonda attività di ricerca per validarne la veridicità e definire la tipologia di esercizio più efficace per gli obiettivi prefissati. Gli ultimi decenni di ricerca, hanno quindi consentito di chiarire l’effetto dell’esercizio fisico sul nostro organismo sia in condizioni normali (fisiologiche) che alterate (patologiche). Di contro, diverse evidenze hanno inoltre messo in luce un possibile effetto dannoso dell’esercizio fisico, associato a fattori quali intensità e frequenza (superallenamento), età e sesso.
Marco Fiocchetti – Dipartimento di Scienze
Edizione 2018
Dieta mediterranea: effetti protettivi e stili di vita
28 settembre 2018 ore 22:00
La dieta mediterranea (dal greco diaita = stile di vita) è molto più che un elenco di alimenti ed è associata alla più bassa incidenza di cancro, diabete e patologie cardiovascolari rispetto agli altri paesi europei che non si affacciano sul Mediterraneo e gli USA. La dieta mediterranea è stata nominata patrimonio culturale immateriale dell’Unesco nel 2010 e si fonda sul rispetto del territorio, la biodiversità, e garantisce il rispetto e la conservazione di mestieri e tradizioni delle nostra società che provengono dall’agricoltura e dalla pesca, attività tipiche del bacino del Mediterraneo. La salute degli individui e della popolazione è la risultante di fattori genetici e ambientali. Tra i fattori ambientali quello più importante è la nutrizione. Il nostro patrimonio genetico non è cambiato negli ultimi 10.000 anni, mentre la nutrizione e la spesa energetica nonché l’attività fisica sono sicuramente tra i fattori ambientali che sono cambiati maggiormente anche negli ultimi 20 anni. D’altra parte la dieta, cioè l’insieme di cibi (pasta, pizza, carne, pesce, frutta, verdure, acqua, vino, superalcolici, succhi di frutta, snacks, patatine etc) ammontano a qualche chilo giornalmente e quindi sono una massa importante che entra nel nostro organismo e ne influenza le attività… nel bene e nel male. L’olio di oliva è un componente importante della dieta mediterranea. Gli acidi grassi monoinsaturi ed i polifenoli in esso presenti proteggono nei confronti di malattie neurodegenerative, infiammatorie, cardiovascolari e tumori, in quanto sono in grado di contrastare la formazione di radicali liberi. Nostri studi recenti eseguiti in occasione di EXPO 2015 si sono focalizzati sulle proprietà dell’olio extra-vergine di oliva, considerato un oro liquido per le sue proprietà antiossidanti e protettive. Saranno presentati dati di letteratura recente sull’argomento.
Sandra Incerpi e Fabio Gionfra – Dipartimento di Scienze
Edizione 2017
Dieta mediterranea: effetti protettivi e stili di vita
29 settembre 2017 ore 21:00
La dieta mediterranea è associata con la più bassa incidenza di cancro rispetto agli altri paesi europei e gli USA. L’olio di oliva è un componente importante della dieta mediterranea. Gli acidi grassi monoinsaturi ed i polifenoli in esso presenti proteggono nei confronti di malattie neurodegenerative, infiammatorie, cardiovascolari e tumori, in quanto sono in grado di contrastare la formazione di radicali liberi. Saranno presentati dati di letteratura recente sull’argomento.
Sandra Incerpi e Fabio Gionfra – Dipartimento di Scienze
L’importanza della conoscenza di base in Ecologia
29 settembre 2017 ore 22:00
L’argomento è focalizzato sul ruolo che la conoscenza di base riveste per la nostra esistenza e per l’applicazione di quei principi ecologici, tanto nobili quanto bistrattati, fondamentali per il corretto uso sostenibile delle risorse naturali viventi, uso essenziale per il regolare sviluppo socio-economico e per il benessere e la salute dell’uomo. Attraverso qualche piccolo esempio di vita quotidiana, si mostra come le attività routinarie possono determinare il destino del nostro habitat: il Pianeta Terra. Nel compiere il suo primo passo sulla Luna (21 luglio 1969), Neil Amstrong esclamava «That’s one small step for man, one giant leap for mankind». Diventa importante, quindi, capire in che direzione si compie il passo!
Scalici Massimiliano – Dipartimento di Scienze