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Il batterio killer della fibrosi cistica

Edizione 2019

La guerra dei microbiologi di Roma Tre contro Pseudomonas aeruginosa, il batterio killer della fibrosi cistica

27 settembre 2019

La fibrosi cistica è una malattia genetica estremamente diffusa. In Italia c’è un portatore sano ogni 25 persone circa. Una coppia di portatori sani ha una probabilità su quattro di avere un figlio malato. Il miglioramento delle terapie, grazie ai progressi della ricerca, ha portato un miglioramento drammatico rispetto agli anni 50, quando un bambino con questa malattia raramente arrivava all’età della scuola. Oggi le statistiche suggeriscono un’aspettativa mediana di vita intorno ai 40 anni. Ma sulla durata e sulla qualità della vita, la malattia incide in maniera significativa.
Anche se i malati di fibrosi cistica risentono di effetti patologici in diversi organi, il polmone è quello più compromesso. Infatti, in quasi tutti i malati di fibrosi cistica il polmone è cronicamente infettato, in tenera età, da Pseudomonas aeruginosa, un batterio innocuo per gli individui sani. Questa infezione cronica, resistente a qualunque antibiotico, può durare decenni e porta alla progressiva perdita della funzionalità polmonare. I microbiologi di Roma Tre da undici anni collaborano con la Fondazione Italiana per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica. Vi racconteremo la loro guerra contro Pseudomonas aeruginosa, una storia come tante di ricerca scientifica, di nuove idee, di perseveranza, di resilienza.

Livia Leoni – Dipartimento di Scienze