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Dall’alba al tramonto: la geologia del quotidiano!Parola ai Ricercatori di Geologia

Edizione 2024

venerdì 27 settembre 2024 – ore 22:30 – 23:30
Approfondimenti – Via della Vasca Navale 109

PRENOTAZIONE SUL POSTO – Aula N21

La Geologia è la Scienza che studia la genesi e le caratteristiche di moltissimi materiali di origine naturale, come le rocce, i minerali, alcuni fluidi, sostanze amorfe o vetrose che utilizziamo quotidianamente nella nostra vita quotidiana, da quando ci svegliamo al mattino a quando andiamo a dormire la sera, sebbene raramente ne abbiamo consapevolezza.
In questo appuntamento, seguiremo la giornata tipo di molti di noi prestando attenzione a tutti gli incontri che facciamo con i materiali naturali che provengono dalla nostra generosa Terra e che ci facilitano la vita.

Paolo Ballato – Dipartimento di Scienze

Edizione 2021

Interviste e approfondimenti con gli esperti di Geologia del Dipartimento di Scienze di Roma Tre, alla scoperta dei temi più affascinanti e recenti della ricerca nel loro ambito.

Il mondo con gli occhi di un geologo

Paolo Ballato – Dipartimento di Scienze

lunedì 20 settembre 2021

L’acqua sotterranea: una risorsa a rischio di sostenibilità

Lucia MastrorilloDipartimento di Scienze

martedì 21 settembre 2021

Non dimentichiamoci le Geoscienze a scuola!

Francesca Cifelli e Francesca Funiciello – Dipartimento di Scienze

mercoledì 22 settembre 2021

Il Campo Magnetico terrestre

settembre 2021

Il campo magnetico terrestre ha da sempre rappresentato il principale strumento di orientazione per l’uomo e un fondamento indispensabile per le grandi esplorazioni del nostro pianeta. In tempi recenti, le proprietà del campo magnetico (orientazione rispetto all’asse di rotazione terrestre, inversioni della sua polarità, variazioni di intensità e direzione) hanno costituito la base per la formulazione della teoria della Tettonica delle Placche e per la datazione degli eventi geologici del passato. Il seminario tratterà la storia del riconoscimento delle proprietà del campo magnetico e delle sue principali applicazioni per lo studio del nostro pianeta.

Massimo Mattei – Dipartimento di Scienze


Edizione 2020

Un esempio di resilienza: il geologo Renato Funiciello, “Italiano della Repubblica”

settembre 2020

Recentemente è stata pubblicata sul sito dell’Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani la biografia di Renato Funiciello. La voce è inserita nella serie Italiani della Repubblica, concepita per valorizzare i personaggi di spicco della seconda parte del Novecento e dell’inizio del terzo millennio non biografati perché viventi al momento della pubblicazione del rispettivo volume del Dizionario Biografico degli Italiani. L’opera collettiva, concepita nel 1925 quando Giovanni Gentile era direttore dell’Enciclopedia, sta per completarsi dopo decenni con l’edizione degli ultimi volumi dalla V alla Z; le voci sinora pubblicate, oltre 30.000, sono tutte consultabili liberamente on-line sul sito Treccani. A partire dal 2007, agli albori del progetto GEOITALIANI (e ben prima che la Sezione di Storia delle Geoscienze fosse istituita formalmente nella Società Geologica Italiana nel 2012), si è contribuito all’opera proponendo l’inserimento di personaggi nel lemmario e redigendo voci di illustri geoscienziati. Nella galleria di autorevoli Italiane e Italiani della Repubblica attivi in vari campi della cultura nazionale non c’erano geoscienziati. Renato è il primo a trovarvi posto, gradevolmente incastonato in sequenza alfabetica tra altri grandi personaggi: Vittorio Foa, Arnoldo Foà e Giorgio Gaber. Nulla è casuale nella cabala dei numeri e delle lettere… Vi invitiamo perciò a ripercorrere la vicenda umana e professionale di Funik, grande esempio di resilienza umana, scientifica e sportiva.

Alessio Argentieri – Città Metropolitana di Roma Capitale, Dipartimento VI “Pianificazione strategica generale”, Servizio 3 “Geologico e difesa del suolo, protezione civile in ambito metropolitano”

Modellazione Analogica @ LET: Esperimenti semplici per capire una Terra complessa

settembre 2020

La modellazione analogica è una metodologia attraverso la quale si riproducono in laboratorio processi geologici utilizzando adeguate scale spaziali e temporali – i. Vi verrà presentata una pillola relativa all’attività sperimentale svolta presso il Laboratorio di Tettonica sperimentale (LET) dell’università “Roma TRE”. In particolare, il LET nei suoi 25 anni di attività si è caratterizzato per 5 linee di ricerca originali, finalizzate alla simulazione di:

  • deformazione a scala crostale;
  • deformazione alla scala litosferica;
  • processi vulcano-tettonici;
  • rottura e propagazione di megathrust;
  • interazione tra processi geomorfologici e tettonica.

Francesca Funiciello e Matthew Agius – Dipartimento di Scienze

Geodinamica del Mediterraneo Centrale. Borsa di studio Marie Skłodowska-Curie

settembre 2020

Verrà presentato GEOMED, un progetto di ricerca biennale volto a comprendere l’evoluzione tettonica del Mediterraneo Centrale, contesto tettonico caratterizzato da un ampio spettro di processi (es., convergenza tra placche, subduzione ed estensione di retroarco).

Francesca Funiciello e Matthew Agius – Dipartimento di Scienze

Edizione 2019

Sotto i Sette Colli

27 settembre 2019 AULA M2
ORARIO 22:30-23:20
Attività a PRENOTAZIONE

Lo sviluppo delle moderne Geoscienze a Roma fonda le sue radici all’inizio del XIX secolo. Sotto il pontificato di Pio VII, grazie al tesoriere generale vaticano Cardinale Alessandro Lante, fu istituita nel 1804 presso La Sapienza la prima cattedra di Mineralogia. A ricoprire l’incarico fu chiamato padre Carlo Giuseppe Gismondi, appartenente all’Ordine degli Scolopi e insegnante nel Collegio Nazzareno. Qui si può individuare il momento fondante della tradizione geo-mineralogica nella Città Eterna, che consentì la nascita di una Scuola geologica romana nella seconda metà dell’Ottocento. E’ Giuseppe Ponzi il capostipite dell’albero “geo-genealogico” capitolino: medico, naturalista e zoologo, fu successore di Gismondi, Pietro Carpi e Vincenzo Sanguinetti nell’insegnamento di mineralogia all’Università La Sapienza e titolare della nuova cattedra di Geologia, istituita nel 1864 durante il Pontificato di Papa Pio IX. Nella stessa epoca i Gesuiti, sotto la guida illuminata del poliedrico padre Angelo Secchi, diedero avvio presso il Collegio Romano agli studi sismologici accanto a quelli di astrofisica e delle altre branche della Fisica Terrestre (meteorologia, geodesia, geomagnetismo). Le ricerche geo-paleontologiche nell’area romana proseguirono invece il proprio percorso autonomo ad opera degli epigoni di Ponzi (Romolo Meli, Alessandro Portis, Antonio Neviani, Enrico Clerici, Gioacchino de Angelis d’Ossat, Giuseppe Tuccimei, per citare i più illustri) compiendo la transizione verso il XX secolo. Ma la storia della cartografia geologica di Roma ha un prologo: è il veneto Giovan Battista Brocchi a completare, tra il 1820 e il 1830, il primo rilievo dell’area urbanizzata, esteso dai Sette Colli alla valle del Tevere e alla dorsale di Monte Mario. Molti aggiornamenti seguono nel tempo, con cadenza quasi periodica, fino ad arrivare nel 2008 al foglio 374 del Progetto CARG alla scala 1:50.000, che rappresenta l’attuale cartografia geologica ufficiale della città di Roma.

Alessio Argentieri e Giovanni Rotella – Città Metropolitana di Roma Capitale
Fabiana Console e Marco Pantaloni – ISPRA
Roberto Mazza e Maurizio Parotto – Dipartimento di Scienze e Giovanni De Caterini
Società Geologica Italiana


Edizione 2018

Ricerche per la gestione di un acquifero minerale di pregio

28 settembre 2018

Aula B3 – Blocco Aule,
ore 20:00 – Attività su PRENOTAZIONE

Nelle aree in Concessione Mineraria della Ferrarelle SpA, ubicate nel settore sud-orientale dell’apparato vulcanico di Roccamonfina, sono presenti risorse rinnovabili di elevato interesse strategico per il Patrimonio Idrico Sotterraneo della Regione Campania. La peculiare effervescenza naturale delle acque, dovuta ad un elevato contenuto di gas disciolto (Anidride Carbonica purissima) e la ricchezza delle specie ioniche presenti in soluzione con un equilibrato apporto reciproco, caratterizzano la facies acidula bicarbonato alcalino terrosa delle acque, rendendo il sito tra i più pregiati acquiferi minerali d’Europa. Tramite un sistema di monitoraggio in continuo vengono monitorati tutti i pozzi produttivi attraverso il rilievo di dati quali: portate, livelli, conducibilità e temperature. A completare il sistema di controllo della risorsa idrominerale sono dislocati, su circa 1200 ettari di Concessione Mineraria, oltre 30 piezometri che ne rilevano costantemente l’andamento della piezometria. Su alcuni di questi vengono svolte, inoltre, ricerche attraverso l’esecuzione di prove di portata e profili in foro di conducibilità e temperatura. La Ferrarelle S.p.A. nell’ottica di ampliare ed approfondire le conoscenze scientifiche, fondamentali per una corretta gestione della risorsa idrominerale di pregio, è da sempre impegnata a stipulare convenzioni di ricerca con Enti ed Università, finalizzate allo studio delle sue caratteristiche idrogeologiche, idrogeochimiche ed isotopiche. Nel corso degli ultimi anni, in particolare, sono state impiegate e sperimentate particolari metodologie isotopiche per la differenziazione dei circuiti sotterranei, la datazione delle acque e per definire l’origine della anidride carbonica.

Vittorio Paolucci – Responsabile Sviluppo e Gestione Bacini Ferrarelle SpA


Edizione 2017

Il consumo di suolo e le dinamiche di trasformazione del territorio e del paesaggio in Italia

29 settembre 2017 ore 22:00

Da sempre l’uomo ha modificato e trasformato il territorio e il paesaggio per adattarli alle proprie esigenze. Questi cambiamenti hanno un impatto significativo sull’ambiente e sulle nostre stesse vite, in particolare, quando si assiste alla perdita di suoli agricoli e naturali per lo sviluppo urbano e per la realizzazione di edifici, infrastrutture e altre aree artificiali. Nel seminario saranno analizzate le principali dinamiche di trasformazione degli ultimi decenni, sarà illustrato lo stato del nostro territorio e del consumo di suolo e ne saranno valutate le conseguenze sui fenomeni di dissesto, sui cambiamenti climatici, sulla produzione agricola, sugli habitat naturali, sulla qualità della vita urbana e sul sistema economico.
Si potrà anche vedere come si può monitorare il territorio attraverso l’analisi di immagini aeree e satellitari.

Michele Munafò – ISPRA

Chi paga la ricerca?

29 settembre 2017 ore 22:00

L’aspetto economico legato alla ricerca è spesso molto trascurato. Quanto costa la ricerca? Costa solo la ricerca sperimentale o anche quella teorica? Costa solo la ricerca applicata o anche quella di base? I finanziamenti internazionali esistono solo per i grandi progetti di ricerca (Progetto ITER)? E quanti soldi investono i Governi per la ricerca? E quanti soldi per la ricerca militare hanno una ricaduta nel settore civile? Come funzione (se funzione) il fund raising per la ricerca? A queste domande (e ad altre) apparentemente scollegate, l’intervento proverà a dare una risposta (seppure introduttiva e parziale).

Claudio Baffioni – Dipartimento di Scienze