U3: come valorizzare la ricerca scientifica
Presentazione dell’attività di U3, rivista scientifica online di studi urbani (Dipartimento di Architettura, Roma Tre – www.urbanisticatre.uniroma3.it) e innovativa piattaforma multiservizi che dà la possibilità a ricercatori, dottorandi e professionisti di presentare ricerche emergenti fornendo le potenzialità del web e dell’offline. Nella Notte europea dei ricercatori U3 invita i colleghi e i curiosi per presentare le sue attività di produzione di contenuti e relativa diffusione: editoria, ricerca, comunicazione.
20:00 – Nicola Vazzoler – Comitato di Redazione di U3 e Dipartimento di Architettura
Il Geogarden di Roma Tre: un altro modo di guardare le rocce!
Nel 2018 è nato a “Roma Tre” un giardino un pò “speciale”: il primo Geogarden del Lazio! Si tratta di un giardino fatto di rocce provenienti dalla campagna intorno a Roma e dai rilievi calcarei del vicino Appennino. Sono rocce da osservare, annusare, toccare, girarci intorno per scoprire una storia avvincente lunga decine di milioni di anni: quella del territorio nel quale abitiamo, ricco di risorse naturali di grande bellezza e utilità per la vita quotidiana, ma anche intrinsecamente fragile, da proteggere, la cui profonda comprensione aiuta a integrarsi armonicamente in esso e anche quando i vulcani si svegliano e la terra trema.
Alcuni giovanissimi ciceroni vi condurranno alla scoperta di una storia avvincente fatta di giovani vulcani e antichi mari tropicali che si trasformano in severe montagne in un percorso della durata di una manciata di minuti per insegnarvi a guardare le rocce in modo nuovo, a riconoscerne le caratteristiche visibili ad occhio nudo fino ad arrivare a dargli un nome e a raccontare la loro origine e l’evoluzione del territorio in cui si sono formate. Vi porteranno poi nel mondo dell’invisibile agli occhi attraverso un breve viaggio a raggi X e infine vi illustreranno come questi materiali naturali sono stati utilizzati per realizzare o abbellire importanti monumenti storici della nostra città o come vengono impiegati nella vita quotidiana.
20:15 – Sveva Corrado, Andrea Bollati, Francesco Grossi, Domenico Cosentino – Dipartimento di Scienze
studenti dei Licei E. Montale, M. Montessori, Aristofane di Roma
Caterina Gioia – Liceo Montale; Cristiano Di Filippo – Roma Capitale; Marco Toni – Conselab
L’Alternanza Scuola Lavoro per la divulgazione delle scienze geologiche nelle scuole. La joint venture Roma Tre-Liceo EQ Visconti
L’Alternanza Scuola Lavoro (A.S.L.) come veicolo per la conoscenza e l’approfondimento delle scienze geologiche nelle scuole medie superiori, per la valorizzazione e la divulgazione scientifica dei patrimoni mineralogici, geologici e paleontologici da queste custoditi: l’esempio della collezione geologica storica del liceo classico statale di Roma Ennio Quirino Visconti.
20:30 – Sveva Corrado, Beatrice Adanti, Francesco Grossi – Dipartimento di Scienze
Anna Chiara Pizzi e Mario Soldaini – Liceo E. Q. Visconti
Le infrastrutture di trasporto dallo spazio, dal cielo, da terra e nel sottosuolo
E’ crescente e troppo spesso drammaticamente concreto il rischio cui è sottoposto il fragile territorio italiano e la rete delle infrastrutture rispetto alla manifestazione di eventi naturali catastrofici quali i sismi, le alluvioni, le frane, gli incendi. A ciò si aggiunge un diffuso degrado di strade e ferrovie che non è contrastato da un adeguato programma di manutenzione ordinaria e straordinaria. Questo quadro è ulteriormente aggravato dalla limitata conoscenza del territorio e dello stato delle infrastrutture stesse per effetto dei costi difficilmente sostenibili relativi alle attività di monitoraggio e valutazione.
Tutto ciò incide fortemente sulla vulnerabilità delle reti di trasporto, riducendone significativamente la resilienza. La ricerca oggi può orientarsi a migliorare drasticamente la base informativa riducendo i costi attraverso l’integrazione di informazioni ricavabili da sensori remoti, immaginando di “telerilevare” la strada o la ferrovia simultaneamente dallo spazio, dal cielo, da terra e sottoterra. In questo senso le immagini ricavate da sistemi interferometrici radar montati su satellite (InSAR), sensori avanzati istallati su droni (Unmanned Aerial Vehicles UAV), laser scanner (LIDAR) per il rilievo tridimensionale e sistemi georadar (GPR) forniscono basi informative straordinariamente utili ed efficaci per consentire l’attuazione di programmi di rilievo massimamente efficienti.
E’ una certezza che la massima efficienza ed efficacia vengono raggiunte solo in un contesto di integrazione numerica tra le informazioni raccolte tramite diverse tecnologie non distruttive, capaci di effettuare analisi su diversi elementi dell’infrastruttura, con una scala di dettaglio variabile. Di questi temi peraltro si è fruttuosamente discusso nella sessione “Data fusion, integrazione, correlazione e sviluppi delle tecnologie non distruttive e modelli numerici per le applicazioni in ingegneria e nelle geoscienze” dell’European Geophysicists Union General Assembly 2018 (EGU2018), organizzata dal Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi Roma Tre e tenutasi a Vienna lo scorso Aprile.
20:45 – Andrea Benedetto – Dipartimento di Ingegneria
Voyager: la sonda più lontana
E’ partita più di 40 anni fa per il viaggio più lungo e pericoloso, ma funziona ancora! Seguiamo insieme dove è arrivata e cosa ha scoperto la sonda Voyager.
21:00 – Adriana Postiglione – Dipartimento di Matematica e Fisica
La strada e la sicurezza degli utenti deboli
“Passo prima io!”…“No, mi fermo.. ..anzi no, perché ho la precedenza”… “Dovrei?”… “Non dovrei?”
“Ce la faccio?”…“Che farà?”… ”Si fermerà?”…. “Ho vinto!”.
La condivisione della strada da parte di utenti aventi caratteristiche profondamente diverse, implica interferenze molto complesse che espongono gli utenti deboli della strada (pedoni, ciclisti e motociclisti) ad elevati rischi d’incidente. Le strategie definite in ambito europeo, nazionale e locale attribuiscono un ruolo cruciale alla ricerca scientifica ai fini dell’acquisizione di evidenze e contributi funzionali al miglioramento della sicurezza stradale degli utenti deboli. Questo breve seminario ha l’obiettivo di evidenziare come l’attività di ricerca scientifica, fondata su diverse metodologie di indagine (studi osservazionali, studi naturalistici e studi in simulazione di guida in ambiente virtuale), possa fornire significativi orientamenti per la risoluzione delle criticità della complessa interazione tra i conducenti dei veicoli e gli utenti vulnerabili della strada e per il conseguente innalzamento dei livelli di sicurezza stradale.
21:15 – Francesco Bella – dipartimento di Ingegneria
A tavola con gli antiossidanti
Tutte le specie viventi sono continuamente esposte ad agenti reattivi sia esogeni che endogeni. Nel corso degli ultimi decenni, l’attenzione della ricerca si è concentrata in particolare sui radicali liberi, entità molecolari particolarmente reattive e instabili che si formano all’interno del nostro organismo.
Essi sono necessari al corretto funzionamento delle cellule e in condizioni fisiologiche ottimali sussiste uno stato di equilibrio tra la produzione di radicali liberi e la loro neutralizzazione da parte dei meccanismi antiossidanti di difesa endogeni. Quando viene a mancare questo equilibrio si parla infatti di “stress ossidativo”, dannoso per l’organismo. Elevati livelli sono tossici per la cellula, poiché possono provocare danni irreversibili e tali alterazioni sono spesso alla base di stati patologici come l’aterosclerosi, cancro e malattie neurodegenerative (es. morbo di Parkinson, Alzheimer). Inoltre, lo “stress ossidativo” è tra le principali cause dell’invecchiamento cellulare.
Gli antiossidanti sono sostanze in grado di neutralizzare i radicali liberi e proteggere l’organismo dalla loro azione negativa e le proprietà protettive e anticancerogene di molti alimenti come frutta, verdura e legumi sono legate proprio al loro prezioso contenuto in antiossidanti. Infatti diversi studi epidemiologici hanno indicato che il consumo frequente di antiossidanti naturali, essenzialmente introdotti con la dieta, è associato ad un minore rischio di contrarre malattie cardiovascolari e cancro.
Sono molti gli alimenti che quotidianamente portiamo in tavola e che ci aiutano in questa lotta quotidiana, ma alcuni più di altri sono in grado di accelerare questo meccanismo. A tal proposito, risulta di grande importanza approfondire lo studio sulle proprietà di queste molecole introdotte con la dieta, in modo da poter correggere eventuali situazioni a rischio in modo mirato.
21:30 – Fabio Gionfra – Dipartimento di Scienze
Intelligenza artificiale applicata alla musica
Nei vari futuri possibili, le nuove forme d’intelligenza artificiale sostituiranno realmente l’uomo ? Oppure saranno suo strumento per potenziare la creatività e costruire nuove forme di espressione artistica ? Nel dialogo tra macchina e uomo s’inserisce CRACKING DANILO REA, il progetto ideato da Alex Braga, artista poliedrico capace di spaziare dalla musica all’arte concettuale, e costruito con Danilo Rea, tra i più celebri improvvisatori pianistici al mondo. AMI (Artificial Musical Intelligence) è una intelligenza artificiale progettata dai ricercatori dell’ESTLAB – Electrical Science and Technology LABoratory, Antonino Laudani e Francesco Riganti Fulginei, del Dipartimento di Ingegneria, Univeristà Roma Tre, insieme a Braga. A questa presenza virtuale, unico esempio nel suo genere nel panorama mondiale, è affidato l’arduo compito di apprendere le modalità d’improvvisazione pianistica di Rea e prevedere le note successive, inviate sotto forma di impulsi a un virtual ensemble di Braga, che ne provvede all’orchestrazione, il tutto in tempo reale. La potenza di calcolo della macchina riuscirà ad anticipare il pensiero del musicista e quest’ultimo potrà sempre a fuggire il suo controllo?
21:45 – Francesco Riganti Fulginei e Gabriele Maria Lozito – Dipartimento di Ingegneria
Materia-antimateria
In questi minuti esploreremo l’eterna “nemica” della nostra materia ordinaria: l’anti-materia. Quale origine ha? Dove è finita tutta l’anti-materia creata nel Big Bang? E se ne trova ancora sul nostro pianeta o nell’Universo? Vedremo assieme come la fisica delle particelle e le scienze astrofisiche studiano l’anti-materia e come la si può creare in laboratorio.
22:00 – Giuseppe Salamanna – Dipartimento di Matematica e Fisica
Il doppio ruolo del colesterolo: da benefattore a killer
In questa Pillola di scienza verrà illustrato in maniera semplice cos’è il colesterolo e come e perché esso può avere effetti negativi sulla nostra salute. Il colesterolo è una molecola fondamentale per il funzionamento degli esseri viventi. Esso è un componente importantissimo delle membrane che rivestono le cellule. Dal colesterolo derivano gli acidi biliari che ci aiutano a digerire, alcuni ormoni che regolano le funzioni del nostro organismo mantenendoci in un buono stato di salute, e la vitamina D che è fondamentale per il corretto mantenimento delle nostre ossa. Quando si sente parlare di colesterolo invece, lo si associa prevalentemente all’invecchiamento e alle malattie cardiovascolari e quindi a questa molecola viene spesso attribuita una accezione negativa. Ma sarà proprio così?
22:15 – Valentina Pallottini – Dipartimento di Scienze
Calcoliamo l’impronta di carbonio
Quando guidiamo la nostra autovettura, facciamo la doccia o semplicemente acquistiamo un prodotto al supermercato produciamo, direttamente o indirettamente, una certa quantità di anidride carbonica (CO2 ) e di altri gas che contribuiscono al riscaldamento del pianeta (effetto serra). L’impronta di carbonio (Carbon Footprint in inglese) esprime la quantità totale di CO2 e altri gas ad effetto serra associati ad una attività o ad un prodotto, sia esso un bene o un servizio. È un indicatore ambientale che misura l’impatto delle attività umane sul clima a livello globale; nel suo calcolo si tiene conto di tutti i gas serra disciplinati dal noto Protocollo di Kyoto . Il calcolo dell’impronta di carbonio per un prodotto sta acquistando grande importanza nell’ambito della Green Economy e comincia ad essere utilizzato anche a livello pubblicitario per promuovere prodotti più “verdi” di altri. Nella pillola saranno illustrati i metodi di calcolo dell’impronta di carbonio e mostrati alcuni calcolatori disponibili online per valutare l’impatto del proprio stile di vita.
22:30 – Francesco Asdrubali – Dipartimento di Ingegneria
Percorsi nel Centro Italia post-Terremoto
I terremoti avvenuti in Italia negli ultimi 10 anni (L’Aquila 2009, Emilia 2012, Amatrice e Norcia 2016, Ischia 2017) hanno portato all’attenzione la grande vulnerabilità dei nostri centri abitati. In particolare, i terremoti del Centro Italia del 2016, hanno colpito ben 4 regioni (Lazio, Abruzzo, Marche ed Umbria) e messo duramente alla prova un’area già colpita in passato dai terremoti dell’Umbria-Marche (1997) e dell’Aquila. In seguito al terremoto, un team di ingegneri di Roma Tre (Dipartimento di Architettura ed Ingegneria) ha avuto la possibilità di visitare i centri più danneggiati (Amatrice, Norcia, Visso, Ussita, Camerino), compiendo sia rilievi dei danni sia sopralluoghi per le agibilità negli uffici pubblici e nelle scuole. Queste spedizioni sono stati dei veri e propri viaggi alla scoperta del territorio, che hanno permesso di costruire delle “mappe” (reali o immaginarie) che ci raccontano quanto è stato fatto e quanto c’è ancora da fare per rendere il nostro Paese più preparato a rispondere ai terremoti.
22:45 – Gabriele Fiorentino – Dipartimento di Architettura
Pennacchi mantellici e topografia dinamica in Etiopia
I pennacchi mantellici sono tra i più interessanti fenomeni che scaturiscono dalle viscere della Terra. Essi consistono in risalite di materiale caldo proveniente dalle regioni al confine tra il nucleo e il mantello terrestre a circa 2900 km di profondità. La dinamica di risalita dei pennacchi mantellici è legata alla presenza di enormi celle convettive all’interno del mantello che permettono il trasferimento di materiale profondo fino in superficie e viceversa. E’ stato dimostrato che l’interazione tra questo materiale in movimento e lo strato più esterno della Terra (crosta terrestre) genera una topografia superficiale che viene definita dinamica. In particolare l’interazione tra materiale mantellico in risalita (pennacchi mantellici) e crosta terrestre determina la formazione di una topografia dinamica positiva; invece quando l’interazione avviene con materiale mantellico in discesa la topografia dinamica che ne risulta viene definita negativa. Nel caso di risalita di materiale mantellico, alla formazione di topografia dinamica positiva è spesso associata anche l’eruzione di enormi volumi di basalti in grado di ricoprire vaste aree con spessori di migliaia di metri. Diversi studi hanno evidenziato la presenza al di sotto del Corno d’Africa (Africa orientale) di una grande quantità di materiale caldo mantellico in risalita (Pennacchio dell’Afar). La topografia dinamica associata ha la forma di un rigonfiamento circolare dal diametro di circa 1200 km con una altezza che, nel suo punto più elevato (corrispondente circa alla città di Addis Abeba), raggiunge i 1500 m. Contemporaneamente o subito dopo la formazione di tale rigonfiamento, è stato eruttato un volume di circa 1.200.000 km3 su un’area di circa 750.000 km2, comprendente Etiopia, Eritrea, Yemen e parte del Sudan e della Somalia, per uno spessore massimo che supera i 2 km. Secondo alcuni studi inoltre l’impatto del Pennacchio dell’Afar negli strati più superficiali della Terra ha provocato anche la formazione e lo sviluppo del Rift Etiopico: un lungo bacino tettonico che, come una cicatrice, divide il Corno d’Africa dal resto del continente. Tale rift segna il limite tra due placche tettoniche in allontanamento ed è attualmente nella sua fase evolutiva iniziale.
23:00 – Andrea Sembroni – Dipartimento di Scienze