Vittorio Lubicz – Dipartimento di Matematica e Fisica -Edizione 2024
venerdì 27 settembre 2024 – ore 22:30 – 23:30
Approfondimenti – Via della Vasca Navale 109
PRENOTAZIONE SUL POSTO – Aula Conferenze
Il 16 luglio 1945, alle 5:30 del mattino, nel deserto di Alamogordo, Nuovo Messico, venne eseguito il Trinity test, la prima esplosione di una bomba atomica. La fisica della bomba coinvolge i fondamenti della fisica moderna, la teoria della relatività e la meccanica quantistica. Tra i tanti scienziati protagonisti di questa storia, uno tra tutti emerge per i suoi continui contributi, teorici e sperimentali: Enrico Fermi.
Ripercorriamo questa storia, parlando di fisica e di storia della fisica.
Vittorio Lubicz – Dipartimento di Matematica e Fisica
Edizione 2020
L’origine della massa – Vittorio Lubicz
Online – mercoledì 25 novembre 2020 – ore 17:00
La Spintronica – Roberto Raimondi
Online – giovedì 26 novembre 2020 – ore 17:30
Edizione 2019
Cosmogenesi
Approfondimenti
venerdì 27 settembre 2019 – ore 22:30
Con la scoperta del bosone di Higgs e delle onde gravitazionali negli ultimi sette anni, le teorie che sono alla base della nostra comprensione dei fenomeni naturali hanno avuto due straordinarie conferme. Queste teorie sono utilizzate per indagare le origini dell’universo e la sua evoluzione dai primi istanti della sua formazione ad oggi. Il seminario descriverà la teoria cosmologica più accreditata spiegando quali sono gli elementi ancora incerti e quali sono gli strumenti necessari per completare la nostre conoscenze sulla genesi dell’universo.
Biagio di Micco – Dipartimento di Matematica e Fisica
Edizione 2017
La Fisica di Sherlock Holmes
Approfondimenti
venerdì 29 settembre 2017 – ore 20:00
L’approccio di Sherlock Holmes alle indagini investigative è straordinariamente simile a quello di un fisico che osserva i fenomeni, analizza il risultato delle proprie osservazioni e sviluppa teorie, supportandole o confutandole con nuove osservazioni. Tutti i racconti che coinvolgono il noto investigatore sono rigorosamente basati sulla ricerca di prove inequivocabili e metodologie scienfifiche capaci di dimostrare i fatti avvenuti sulla scena del crimine. In questo seminario si utilizza la figura ed il metodo di Holmes per spiegare come si costruisce una teoria scientifica e come se ne verifica la sua validità.
Elena Pettinelli – Dipartimento di Matematica e Fisica
Il magnetismo e le sue innumerevoli applicazioni
Approfondimenti
venerdì 29 settembre 2017 – ore 20:00
Pochi fenomeni fisici sono all’origine di così numerose applicazioni tecnologiche quanto il magnetismo: dall’uso della bussola, inventata mille anni fa, alla generazione di corrente, ai motori elettrici, alla registrazione di informazioni, alla risonanza magnetica in medicina fino all’utilizzo nei futuri reattori a fusione nucleare. Lo studio del magnetismo ha tracciato tutto lo sviluppo della scienza moderna. Verranno ricostruite in maniera semplice le principali tappe della storia del magnetismo partendo dalla scoperta delle prime calamite naturali da parte degli antichi greci e cinesi e dal mistero che un’inspiegabile forza di attrazione a distanza esercitò sulla fantasia degli uomini nel Medioevo e fino al Settecento, con tutto il carico di leggende sulle proprietà magiche e taumaturgiche dei magneti. Lo studio del magnetismo secondo metodi scientifici iniziò nel Rinascimento con la scoperta del campo magnetico terrestre e proseguì con la ricerca del legame fra fenomeni elettrici e magnetici che portò alla codificazione delle teorie dell’elettromagnetismo di Maxwell e dell’ottica alla fine dell’Ottocento. Solo nel Novecento con lo sviluppo della meccanica quantistica si poté spiegare perché le calamite sono magnetizzate in maniera permanente. Parleremo della tecnologia alla base della registrazione magnetica (dalle musicassette ai più moderni hard disk e RAM magnetiche) e accenneremo alle possibili future applicazioni di materiali magnetici innovativi.
Adriano Verna – Dipartimento di Scienze
La caduta del vuoto e gli acceleratori futuri
Approfondimenti
venerdì 29 settembre 2017 – ore 22:00
Uno dei risultati più sconcertanti che deriva dalla misura della massa del bosone di Higgs, e’ che lo spazio che ci circonda potrebbe improvvisamente cambiare stato, creando delle regioni di spazio che si espandono e inghiottono tutto ciò che incontrano. Questo fenomeno e’ noto come “caduta del vuoto”. Causa scatenante di questo fenomeno, e’ il meccanismo con cui il bosone di Higgs interagisce con se stesso. Le macchine acceleratrici costruite fino ad oggi non sono sufficientemente potenti per studiare il meccanismo di auto-interazione. Abbiamo bisogno di acceleratori sempre più potenti, costruiti da collaborazioni su scala mondiale. In questo seminario saranno descritte le attuali conoscenze sulla caduta del vuoto e gli acceleratori che si sta pensando di costruire per superare i limiti delle conoscenze attuali.
Biagio Di Micco – Dipartimento di Matematica e Fisica