Edizione 2024
venerdì 27 settembre 2024 – ore 19:00-24:00
Stand non stop – Via della Vasca Navale 109
Nella vita quotidiana consideriamo il rumore qualcosa da evitare, cercando di minimizzarlo il più possibile.
Paradossalmente, però, dal rumore possiamo imparare concetti fondamentali sulla struttura della materia e degli atomi a livello microscopico.
Einstein, nel suo anno mirabile il 1905, oltre alla relazione tra massa ed energia e al quanto di luce, ha mostrato come il rumore che osserviamo a livello macroscopico sia connesso al movimento microscopico degli atomi. Questa connessione tra mondo macroscopico e realtà microscopica è fornita dalla meccanica statistica che, utilizzando metodi probabilistici, consente di descrivere i comportamenti collettivi di sistemi composti da molte parti, come atomi e molecole.
Un caso importante di rumore è il cosiddetto rumore termico, “sempre” presente nei circuiti elettrici/elettronici. Questo tipo di rumore si manifesta in fluttuazioni della corrente indotte dalla temperatura alla quale si trova il circuito. A livello matematico, la relazione tra fluttuazioni di corrente e temperatura è controllata dalla costante di Boltzmann, che determina la relazione tra entropia e probabilità.
Oltre ad una breve introduzione storica e teorica verranno presentati alcuni semplici esperimenti didattici che mostrano la presenza del rumore termico nelle resistenze elettriche, la dipendenza del rumore dalla temperatura e il suo legame con la costante di Bolt.
Roberto Raimondi, Giuseppe Schirripa Spagnolo, Sara Dominici, Matteo Rizzitiello, Leo Ilario Temperini e Luca Mariani – Dipartimento di Matematica e Fisica
Edizione 2022
venerdì 30 settembre 2022 – ore 19:00-24:00.
Stand non stop.
La Fisica in pratica
Ilaria De Angelis, Anna Mirante e Francesco De Francesco – Dipartimento di Matematica e Fisica
Edizione 2021
Biagio Di Micco, Roberto Di Nardo e Marco Sessa – Dipartimento di Matematica e Fisica
Arduino for fun: Contatore Geiger
settembre 2020
La radioattività è un fenomeno fisico che spaventa, proprio perché invisibile, e nell’immaginario collettivo appare come qualcosa che colpisce a nostra insaputa. In realtà è ovunque, anche noi stessi siamo radioattivi. In questo breve viaggio scoprirete che cosa sono le radiazioni e un modo semplice per entrare in contatto con loro, in modo sicuro, attraverso l’utilizzo di una delle schede elettroniche più famose: Arduino.
Lucrezia Bianchi – Dipartimento di Matematica e Fisica
Edizione 2020
I mille “segreti” delle stelle
settembre 2020
Quando si osserva una stella, è impossibile non soffermarsi ad ammirare la sua bellezza. Se osserviamo il cielo in un luogo poco luminoso, riusciamo a distinguere una quantità enorme di stelle, che ci appaiono a prima vista come dei puntini luminosi non molto differenti tra loro. Ma le stelle sono davvero così uguali? Ebbene, la risposta è che, in realtà, ciascuna stella ha delle caratteristiche ben diverse dalle altre. Queste caratteristiche sono “nascoste” proprio all’interno della luce che esse emanano. Se vogliamo capire, allora, quale sia la storia di una stella, o quali siano le sue caratteristiche, non dobbiamo fare altro che osservare quello che si chiama Spettro della Stella, che si ricava proprio dalla luce stellare, e che rende “visibili” i dettagli di ciò che stiamo vedendo e fa sì che ciascuna stella si distingua dalle altre.
Lorenzo Battistini – Dipartimento di Matematica e Fisica
Edizione 2019
Physics&Fun
27 settembre 2019
Giovani studenti di fisica presenteranno esperimenti scientifici interattivi, che riguarderanno argomenti dall’elettromagnetismo ai fluidi non newtoniani. Gli studenti coinvolti rappresenteranno l’Associazione Italiana Studenti di Fisica (AISF) in collaborazione con il Dipartimento di Matematica e Fisica dell’Università degli Studi Roma Tre.
Lucrezia Bianchi, Lorenzo Battistini, Laura Inchingolo e Andrea Ricci – Dipartimento di Matematica e Fisica
Edizione 2018 e 2017
Maxwell e il dono della sintesi: semplici esperimenti di elettromagnetismo
28 settembre 2018 e 29 settembre 2017
“Oggi noi comprendiamo meglio che ciò che conta sono le equazioni stesse, e non il modello usato per ottenerle. Possiamo soltanto chiederci se le equazioni siano vere o false… Otteniamo la risposta a questa domanda facendo esperimenti, e un gran numero di esperimenti hanno confermato le equazioni di Maxwell.” (Richard Feynman). Equazioni a parte, ecco quello che Maxwell voleva dimostrare!
R(icercator)e per una notte
29 settembre 2017
Oggetti semplici e noti a tutti verranno utilizzati per spiegare fenomeni di induzione elettromagnetica e non solo. Partendo da effetti spettacolari che contraddicono le aspettative comuni, si inviteranno gli spettatori a cercare adottare nuovi punti di vista per spiegare i fenomeni osservati e farli diventare “ricercatori per una notte”.
Ilaria Carlomagno – Dipartimento di Scienze Danilo Riglioni – Dipartimento di Matematica e Fisica
Laboratori didattici fai-da-te
29 settembre 2017
Nell’ambito delle attività scuola-lavoro, in collaborazione con il Liceo Scientifico Archimede, sono stati realizzati esperimenti di osservazione e misura utilizzando strumentazioni a basso costo e/o facilmente reperibili quali bilance da cucina, cellulari, materiali reperibili dal ferramenta o in negozi di casalinghi. E’ Si misura l’attrazione tra superfici elettricamente cariche, il campo magnetico di spire o piccoli magneti, l’interazione tra circuiti elettrici e campi magnetici, etc… La possibilità di realizzare in modo semplice, e al contempo quantitativo, attività sperimentali che riguardano argomenti dei corsi di studio ha una importante valenza didattica stimolando la capacità di osservazione, l’abilità nel realizzare soluzioni pratiche, la capacità di interpretare in modo quantitativo i fenomeni.
Carlo Meneghini – Dipartimento di Scienze