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Neuroni di una vittima dell’eruzione del 79 d.C.

venerdì30 settembre 2022 – ore 20:30-21:30.

Approfondimenti.

PRENOTAZIONE

L’avvincente avventura scientifica che ha portato all’eccezionale scoperta di neuroni umani, vetrificati, di una vittima dell’eruzione che nel 79 d.C. seppellì Ercolano, Pompei e l’intera area vesuviana fino a 20 km di distanza dal vulcano. Il rinvenimento di tessuto cerebrale in resti umani antichi è un evento insolito, ma ciò che è estremamente raro è la preservazione integrale di strutture neuronali di un sistema nervoso centrale di 2000 anni fa. L’eruzione, che causò la devastazione dell’area vesuviana e la morte di migliaia di abitanti, seppellendo in poche ore la città di Ercolano, “ha congelato” le strutture cellulari del sistema nervoso centrale di questa vittima, preservandole intatte fino ad oggi.

Guido Giordano – Dipartimento di Scienze

è stato possibile seguire la diretta su un link teams


La scoperta dei neuroni nel cervello vetrificato di una vittima dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C.

settembre 2020

Vi racconteremo la straordinaria scoperta di neuroni umani da una vittima dell’eruzione che nel 79 d.C. seppellì Ercolano, Pompei e l’intera area vesuviana fino a 20 km di distanza dal vulcano. Lo studio è stato eseguito da un team di ricercatori dell’Università di Napoli Federico II, dell’Università Roma Tre, del CEINGE, Parco Archeologico di Ercolano, del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Napoli e dell’Università Statale di Milano. La straordinaria scoperta ha potuto contare sulle tecniche più avanzate e innovative di microscopia elettronica del Dipartimento di Scienze dell’Università di Roma Tre, dove le strutture neuronali perfettamente preservate sono state rese possibili grazie ad rarissimo e ancora per molti versi sconosciuto processo di conversione del tessuto umano in vetro.

Guido Giordano, Alessandra Pensa, Alessandro Vona, Claudia Romano, Sveva Corrado e Sergio Lo Mastro – Dipartimento di Scienze